Prospettiva del Mercato Spagnolo

In seguito ad alcuni anni difficili la Spagna iniziò una ripresa economica nel 2014 che prese piede nelle principali capitali spagnole e che in poco tempo si estese alle altre città.
Negli ultimi quattro anni il rilancio dell’ economia ha portato ad un aumento dell’investimento straniero e ad una facilità di accesso ai finanziamenti per gli spagnoli.
Ciò ha reso possibile che il consumo interno aumentasse, la disoccupazione diminuisse  e le opportunità di investimento sbocciassero.

Le previsioni ottimiste che gli organismi internazionali come il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale e il Banco Centrale Europeo fecero riguardo l’evoluzione dell’economia spagnola all’inizio del 2015, provocarono un’ondata di investimenti da parte di grandi fondi di investimento e aziende internazionali. Questo recupero accelerato rese possibile la crescita del Prodotto Interno Lordo durante il 2016 e il 2017 che risultò il maggiore dell’ Eurozona e più alto rispetto a quello degli Stati Uniti.

Nonostante l’euforia che generarono questi dati, la Spagna non si estranea da problemi interni ed esterni. La crisi in Catalunia, la prima destituzione di un presidente spagnolo nella storia del Paese per una proposta di censura o la maniera in cui reagì la banca spagnola alla crisi della lira turca creò un clima di incertezza. Ciò rispecchia il fatto che nonostante la Spagna percorra una buona strada non  è ancora fuori del tutto dalla crisi.

Per quanto riguarda il settore immobiliario spagnolo, la crisi finanziaria ha provocato la sua professionalizzazione. Negli ultimi quattro anni, da un lato, i grandi fondi di investimento come Blackstone o Cerberus, hanno acquistato pacchi di debito ipotecario dalla banca spagnola e, dall’altro, c’è stato un grande investimento straniero nel settore immobiliario. Questo investimento ha reso possibile che in alcune città si arrivasse a prezzi di vendita risalenti al periodo anteriore alla crisi finanziaria.

Al momento di investire bisogna tenere in conto che sia possibile effettuare lievi correzioni dei prezzi in alcune città e che i grandi fondi internazionali realizzino disinvestimenti e riempiano il mercato di nuove offerte immobiliari nel futuro.